In occasione della “Festa della Musica 2019” l’Istituto Verdi in collaborazione con il Circolo Filarmonico Astigiano è lieto accogliere il concerto del trio Tempo Vivo.
Su di loro scrive Emilia Giribaldi a proposito del loro concerto di debutto:
formazione insolita ma che ha una sua radice ben precisa, e cioè il quintetto di
Astor Piazzolla. Non solo le musiche del compositore argentino, ma una panoramica di danze da tutto il mondo è il tema della serata, ricca di colpi di scena, come la fantasia jazz sulla Marcia Alla Turca di Mozart e la trascrizione della Danza delle spade di A. Khachaturian. Bastano poche note a creare un entusiasmo totale nel pubblico e l’interpretazione coinvolgente, spregiudicata, divertita di un repertorio già di per se di grande presa ha un effetto trascinante. Sonorità estreme, clusters, strumenti che si
trasformano al limite delle loro possibilità e poi ritmi irregolari e improvvisazioni di ogni tipo. Le qualità tecniche dei singoli interpreti sono ottime, come anche il lavoro di assieme molto complesso sia per l’aspetto ritmico, sia per l’equilibrio dei piani sonori. E va ricordato che dietro tutto c’è anche un lavoro di ricerca e adattamento: la maggior parte delle partiture, originariamente per altri tipi di ensemble, sono state adattate e
trascritte dagli esecutori stessi. Un crescendo di entusiasmo, tre i bis.
Il trio composto da:
Matteo Ferrario, violino
Sebastian Roggero, pianoforte
Nadio Marenco, fisarmonica